Undici punti in dieci giornate, cosa succede al Latina di mister Parlato? Il tecnico non ha dubbi: «Oggi abbia fatto una figura di m..da»

di Gian Luca Campagna
LATINA – D’accordo il campionato è lungo. E tempo per recuperare ce n’è. Ma il calendario scorre anche per gli altri, e anche le altre formazioni avranno tempi e modi per reclamare e avocare a sé quello che oggi non sono riusciti a prendersi per il destino cinico e baro. Il Latina di oggi è troppo altalenante per essere quello vero, almeno stando all’ultimo mese: isterico contro l’Aprilia, sontuoso nella tana dell’Artena, di nuovo impacciato e inconcludente al Francioni contro i ragazzini dell’Ostiamare.
Carmine Parlato, il tecnico dei nerazzurri, è stato caustico nel dopopartita, s’è presentato in sala stampa dopo la prova incolore dei suoi e con una faccia tirata ha sibilato “sono qui solo perchè vi rispetto, ma oggi abbiamo fatto una bella figura di merda”, così s’è alzato e se n’è andato, visibilmente contrariato.

Insomma, ora in seno ala squadra ci sarà il classico scossone e le risorse umane nerazzurre suderanno per tutta la settimana. E tornando ai risultati le sconfitte tra le mura amiche (si fa per dire…) sono tre, tutte quelle sommate finora dall’allegra brigata del tecnico Parlato. Certo, le reti subite sono appena 4, ma non è questo l’obiettivo dei nerazzurri, cioè terminare la fine del campionato con la difesa meno battuta. I numeri, si sa, restano impietosi nello sport, non sbagliano mai: in 10 giornate il Latina ha raccattato la miseria di 11 punti, seppure ha una partita da recuperare (in trasferta a Castiadas, per fortuna…) e dista dalla vetta 9 lunghezze, potenzialmente 6, quindi non certo un abisso, per un campionato così altalenante dove ogni domenica cambia la regina del girone. Ma quello che è più sconfortante è la metamorfosi di una squadra che non accenna a crearsi un’identità. È ancora troppo camaleontico questo Latina per poterlo definire una creatura di un tecnico preparato come Carmine Parlato.

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